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Il Parco Urbano "Franco Agosto" di Forlì
... e il progetto della corsia riservata ai mezzi di soccorso.

(Forlì 28 agosto 2006: il progetto sembra essere stato definitivamente abbandonato. EVVIVA! Vedi nota a fondo pagina)

Parco urbano Franco Agosto-Forlì
Parte del parco agli inizi della sua costruzione. Foto prelevata dal sito: "Vivi il Fiume"


Nell'articolo "Il ponte su via Rabbi chiuso per un anno" pubblicato dal Resto del Carlino in data 16 gennaio 2005 trovo scritto: "Intanto prende corpo il progetto della strada nel parco urbano e riservata ai mezzi di soccorso". Inoltre: "...Sarebbe comunque una soluzione temporanea, in attesa della già contestata realizzazione della strada per i mezzi di soccorso che da viale Salinatore costeggerebbe il Montone e il parco urbano: "C'è un progetto preliminare - conferma Galassi - e stiamo facendo tutti gli accertamenti del caso. In ogni caso non si partirà prima del 2007" (Marco Bilancioni).

Allora è vero! Questo "geniale" progetto va avanti!
Alcuni mesi fa, durante una delle mie corsette mattutine lungo il sentiero situato sull'argine destro dei fiumi Montone-Rabbi, che per un lungo tratto costeggia il parco urbano, fui fermato da una giovane signora, con accento straniero, che mi chiedeva se ero disposto a firmare una petizione contro un progetto a me fino allora sconosciuto: la costruzione di una strada per le ambulanze dirette al pronto soccorso dell'ospedale, progetto, che secondo le indicazioni fornitemi dalla signora, già approvato dai nostri amministratori. L'area prevista per la realizzazione di questa strada era proprio quella del sentiero che corre lungo l'argine destro dei fiumi sopra ricordati, con ingresso da via Salinatore, altezza via Romanello da Forlì, e giù lungo l'argine verso il ponte vecchio sul Rabbi per attraversare, in un certo punto, il fiume e arrivare al pronto soccorso dell'ospedale. Manifestai una iniziale perplessità sull'autenticità della notizia. Non mi pareva vero! Progetto troppo assurdo. La signora mi fornì ulteriori informazioni tali da convincermi a firmare.

Da quanto ho capito, e confermato poi da altre persone, il progetto prevede la costruzione di una strada che da via Salinatore, altezza via Romanello da Forlì (dove forse è prevista una rotonda), entra nell'argine destro del Montone, transitando di fronte la palestra "Officina". Correndo sull'attuale sentiero che da ponte Schiavonia arriva al ponte vecchio sul Rabbi si dirige verso quest'ultimo ponte. E' previsto ad un certo punto un altro ponte sul Rabbi per arrivre così al pronto soccorso dell'ospedale Pierantoni. Altro tratto di transito dei mezzi di soccorso è previsto sulla via S. Pertini, che da via dell'Appennino costeggia il parco in prossimità dell'ingresso dove è situato il chiosco delle piadine. Questo percorso va poi ad immettersi nel tratto di strada sull'argine sopra ricordato, non so se dalla via Friuli dove è posto un altro ingresso al parco, o da altro punto. Comunque sia il parco verrebbe così a trovarsi circondato, in gran parte del suo perimetro, da percorsi preferenziali per le ambulanze. In questi tratti il transito ambulanze sarebbe permesso per un solo senso di marcia, verso il pronto soccorso.

   
Il tratto rosso indica il percorso della strada prevista lungo l'argine del fiume e il tratto di via S.Pertini-via Friuli.

Foto scattate il 21 gennaio 2005:
Punto d'ingresso da via Salinatore Verso il confine con il parcoLungo il confine del parcoSempre lungo il confine con il parcoPunto di innesto da via Friuli (?)

Il progetto è stato pensato per consentire una via più scorrevole e veloce per le ambulanze dirette al pronto soccorso. Ed è proprio per questa ragione che la contestazione al progetto si fa difficile. Lo so! Ma io (e tanti altri firmatari e non) la penso diversamente. Il progetto è incredibile per stranezza e mancanza di ogni fondamento della ragione e merita di essere contestato per le ragioni che vado ad elencare:

- innanzitutto è bene ricordare (e immaginare) che ciò che si intende realizzare consiste in una strada fiancheggiata da una ciclabile e un marciapiede, ciò un nastro di asfalto, cordoli in cemento e altro al posto dell'attuale sentiero che costeggia il parco e visibile nelle foto di cui sopra;
- i nostri tecnici comunali ed amministratori devono sapere che il parco non è apprezzato dai cittadini solo perchè luogo di manifestazioni chiassose, luogo dove si svolgono attività sportive o ludiche di altro genere, luogo dove i bambini possono usufruire del trenino o di altri spazi di divertimento o rincorrere un pallone, luogo dove si può mangiare una pizza o una piadina.
Il parco è apprezzato soprattutto perchè luogo di quiete e tranquillità in gran parte della giornata e in tutte le stagioni;
- e il sentiero che costeggia il parco è da intendersi parte integrante del parco. Nel loro insieme formano un ambiente ottimale per rilassarsi o/e praticare attività fisica anche a scopo preventivo o riabilitativo.
Chi frequenta abitualmente questi spazi (non solo quando ci sono manifestazioni dove è necessario mettersi in mostra) avrà certamente notato la presenza continua, in ogni momento della giornata, di persone che passeggiano o corrono, o assorte nei loro pensieri sedute in una panchina al sole in un silenzio disturbato solo dal lontano rumore dell'inferno della città o dai piacevoli versi degli animali che popolano il laghetto del parco, proprio a ridosso dell'argine del fiume destinato alla realizzazione dell'assurdo progetto.
Il sentiero destinato ad essere massacrato dal progetto in discussione è da intendersi parte integrante del parco perchè in esso si svolgono attività non consentite all'interno del parco: andare in bicicletta, passeggiare con il proprio cane e poterlo anche lasciare libero, correre su di un fondo in terra battuta sull'argine del fiume ascoltando lo scorrere dell'acqua, o semplicemente passeggiare soli o in compagnia immersi nel verde dell'ambiente fluviale e, sul finire della primavera, respirare l'aria ricca dell'odore soavissimo delle acacie. E tutto questo a pochi passi dalla città. Già molte persone hanno scoperto questo luogo ed altre iniziative andrebbero pensate per valorizzare ulteriormente questo luogo di inestimabile valore.
Chiudo gli occhi e mi immagino tutto questo in uno scenario che vede un'ampia striscia di asfalto e cemento che corre sull'argine del fiume, dove parte della vegetazione spontanea del fiume è stata abbattuta per far spazio a questo nastro innaturale, dove di tanto in tanto sfreccia un'ambulanza a tutta velocità con la sirena che segnala il suo arrivo a ciclisti e pedoni che si trovano a lato della strada. Forse oltre ai mezzi di soccorso altri mezzi rumorosi si sentiranno in diritto (o anche non in diritto) di sfruttare questo percorso preferenziale (penso agli scooter o altri motori).
Aggiungo, inoltre, che il progetto sarebbe da contestare e contrastare anche senza la presenza del parco. Il solo depauperamento di un ambiente naturale, quale quello fluviale, che provocherebbe la realizzazione della strada in discussione, sarebbe una violenza, un crimine contro la natura e la ragione dell'uomo. E non si pensi che io sia un fanatico ambientalista. E' solo una questione di senso di rispetto per la natura, e, soprattutto, di buonsenso.

Ai nostri amministratori chiedo che fine hanno fatto i buoni propositi del "Parco del fiume Montone"? Dell'accordo (se ben ricordo) sottoscritto dalla Regione, Provincia e Comuni di Forlì e Castrocaro per dare vita a questo progetto che prevedeva (spero prevede) una ciclabile Forlì-Castrocaro?
A dire il vero sono sfiduciato, basti pensare che ancora ad oggi non sì è proibito di cacciare nel tratto fluviale davanti al Parco Urbano dove la gente transita in bici o a piedi proprio nel sentiero destinato al massacro ambientale ed ecologico. Roba da non credere! Robe da pazzi!
Inoltre mi chiedo: ma queste zone fluviali non sono sottoposte ad alcun vincolo ambientale, ad alcuna tutela?

E a proposito del soccorso stradale faccio queste riflessioni:
- il soccorso prevede due tempi: quello di arrivo al punto dell'incidente o altro e poi quello di arrivo al pronto soccorso. Ebbene dei due il più importante è il primo, per intervenire al più presto nel soccorso. Occorre quindi studiare una dislocazione delle ambulanze attorno alla città tale da rendere più tempestivo l'intervento. Certamente un punto di partenza ambulanze nel centro città non riduce questo tempo;
- la corsia preferenziale pensata soddisfarebbe comunque solo le ambulanze provenienti da Nord e Nord-Ovest della città. Quelle provenienti dalla Cava forse troverebbero più conveniente via Firenze. Rimangono le zone della Lughese e forse della Ravegnana;
- sarebbe più opportuno pensare a come favorire il transito ambulanze in viale Salinatore e via dell'Appennino. La realizzazione, forse già prevista, di una rotonda a Porta Ravaldino eviterebbe il rallentamento provocato dal semaforo.

Nella totale convinzione dell'assurdità del progetto in discussione, invito i cittadini non indifferenti alle problematiche della città, le associazioni sportive (soprattutto podistiche) ed ambientali (esempio: WWF-Forlì e Vivi il Fiume [all'11 agosto 2005 indirizzo non attivo]), i verdi, gli arcobaleno, gli amanti della natura e della vita all'aria aperta, i sani amministratori, i quartieri, le circoscrizioni, il mondo intero a prendere fin da ora una posizione su ciò che ha affermato l'assessore Galassi: "C'è un progetto preliminare...". Il 2007 non è poi tanto lontano.

Così mi trovo a vivere un'esperienza simile, anzi molto più preoccupante, a quella dell'estate 2000 a proposito della "sperimentazione di viale 2 Giugno", con la differenza che allora si tornò alla normalità rimuovendo qualche cartello stradale. In questo caso se si deciderà di attuare il progetto il danno che si arrecherà all'area sarà difficilmente riparabile.
Nell'estate del 2000, ai primi di agosto (inizio della sperimentazione di viale 2 Giugno) fui avvicinato da un giovane giornalista del Resto del Carlino, Papayannidis, che mi chiese un parere a proposito della sperimentazione. Mi venne in mente una citazione di Oscar Wilde: "Non vi è peccato, eccetto la stupidità". Il giornalista riportò il mio breve commento. Qualcuno nel centro del potere della nostra città si offese. Allora l'aforisma di Oscar Wilde portò fortuna ad una giusta contestazione. Per questo motivo mi sento di riproporlo anche oggi.

La penso così.... e nel mio sito scrivo quello che sento, assumendomi ogni responsabilità e nella speranza che qualcuno interessato a questo argomento legga quanto qui riportato ed esprima il suo pensiero.

Forlì: 22 gennaio 2005 - Bruno Raineri

Forlì: 11 agosto 2005 - Altro che 2007. Il Resto del Carlino - Forlì dell'11 agosto 2005: Viabilità. Ambulanze al Parco urbano. Via al progetto di una corsia riservata da viale Salinatore al parcheggio del Morgagni... 400 firme raccolte contro il progetto...
Leggo nell'articolo che la "strada, utilizzabile solo dai mezzi di soccorsso, esterna ma contigua al parco urbano, che andrà da viale Salinatore sino al parcheggio dell'ospedale"..."avrà una larghezza di 6 metri, e comprenderà anche lo spazio per una pista ciclabile".
Allora!?! Subiamo passivamente questo scempio ambientale deciso dai nostri amministratori, o cerchiamo di far sentire anche la voce dei 400 contrari al progetto ? Mi chiedo inoltre. la cittadinanza è sufficientemente informata di tale progetto?


Forlì: 28 agosto 2006: in una delle mie corsette con amici nel tratto in discussione in questo mio scritto, ho incontrato e conosciuto un tecnico della Regione Emilia-Romagna, proprio in prossimità del ponte vecchio sul Rabbi appena restaurato (ottimo lavoro!). Domande, curiosità sulla ciclabile in corso di attuazione che collegherà il nostro parco con quello fluviale di Castrocaro; l'inizio, proprio oggi 28 agosto, della costruzione di un ponticello (passerella) in legno al posto del guado che attraversa il F.Montone, sono stati gli argomenti discussi in quell'incontro. Abbiamo avuto tante belle notizie sui lavori in corso. Poi la mia domanda sul progetto ignobile della corsia preferenziale per le ambulanze. Ebbene il tecnico regionale, che è sembrato molto competente ed informato, ci ha assicurati che il progetto è stato definitivamente abbandonato. Non sempre la ragione prevale. In questo caso sembra proprio di sì!
9 febbraio 2007: dopo alcune settimane di mia assenza da Forlì, questa mattina sono tornato a fare una corsetta lungo l'argine del fiume Montone-Rabbi assieme all'amico Ennio. Con grande piacevole sorpresa ho visto l'ottimo lavoro fatto nel tratto oltre la passerella, verso il ponte presso la cava. Bello veramente! E così sarà fino al parco di Castrocaro. Bravi!?!



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