Appunti su una Scuola di Forlì all'Inizio del Novecento
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Trascrizione della Relazione di Anna Monti

PIANO DI UNA SCUOLA PROFESSIONALE FEMMINILE IN FORLI'


- RELAZIONE -

Circa vent'anni fa a Forlì, come in molte altre città dell'Italia, non esisteva altra istruzione per la donna che l'elementare delle scuole pubbliche, e delle scuole private nei numerosi conventi delle monache.
In queste ultime scuole s'insegnavano inoltre, il disegno, la pittura, la musica, i lavori femminili di puro ornamento, per completare l'istruzione elementare; la quale, per la borghesia in specie, non rispondeva più alle esigenze dei tempi.
Per la qual cosa le scuole monacali affluirono specialmente di numerose allieve della classe agiata, fino a che le famiglie non aprirono li occhi sui cattivi risultati di quella istruzione impartita con metodi troppo vecchi e condannati dalla moderna pedagogia scientifica, e non compresero che l'indirizzo dell'educazione morale di esse scuole, produceva effetti anche più perniciosi, perché preparava le giovinette più alla vita del chiostro che a quella della famiglia, cui la natura le destinava.
Fu allora che alcuni insegnanti, raccolte le voci di generale lamento, si misero d'accordo per fondare una scuola privata femminile la quale sopperisse alla mancanza di una scuola di semplice cultura per le giovinette, avviandole nello stesso tempo alla carriera di maestre: allora molto promettente.
L'iniziativa incontrò il favore del pubblico; così la scuola fiorì ben presto da privata divenne municipale; poscia fu convertita in Scuola Normale governativa col Convitto municipale ammesso.
Scuola e Convitto -nati sotto buoni auspici- prosperarono rapidamente: l'una contò qualche centinai d'allieve, l'altro sino al 96.
Ma al rapido e straordinario incremento successe un periodo di minore frequenza che si può dire progressivo.
Era da prevedersi: la Scuola Normale non poteva dare i risultati sperati come cultura generale, perché istituita, come tutte le altre della stessa natura, col solo intento di preparare candidate all'insegnamento elementare. E di fatti infatti in pochi anni fornì alla città, alla provincia, un numero grandissimo di patentate; le quali, se nei primi tempi trovarono facilmente impiego, poi a misura che mancavano posti vacanti di maestre disilluse, sfiduciate, finirono, in gran parte, per aumentare la schiera degli spostati, la quale schiera, ingrossando annualmente, in pensieri le famiglie, diede preoccupazioni agli stessi pubblici amministratori, e posero allarme nel paese.
Così al principio dell'anno scolastico testè decorso, in seguito a lamenti più o meno giustificati, pochissime giovinette di Forlì si iscrissero ala Scuola Normale, molte invece alle Tecniche e alle Ginnasiali.
Ma questo fatto, indizio della poca fiducia delle famiglie per la Scuola Normale, anziché produrre i buoni effetti sperati, non può creare che nuovi motivi di malcontento da parte delle famiglie medesime le quali verranno fallita la speranza di avere finalmente trovato la soluzione del difficile importante problema di provvedere convenientemente all'istruzione e all'educazione delle loro figliuole.
Difatti per l'istruzione maschile, con fini speciali, non potrà convenire alle giovinette, soddisfare il bisogno delle loro famiglie, essere loro di utile immediato. Le astruserie della matematica, la difficoltà delle lingue classiche, di quale utile saranno alla maggior parte di esse?
Potranno servire alle giovinette dotate d'intelligenza eccezionale desiderose di cimentarsi negli studi universitari, con l'intento di fare concorrenza agli uomini nell'insegnamento secondario; ma per tutte le altre, qui mancano i mezzi per conseguire un tal fine, e che sono inclinate alla semplice e modesta vita di famiglia, non recheranno alcun serio vantaggio. Queste ultime dopo aver frequentato tale scuola, ove naturalmente non si parla di lavoro avranno perfino dimenticato l'uso dei ferri da calza, dell'ago, incapaci quindi occuparsi dei lavori di casa, delle cure domestiche, al contatto quotidiano della turbolente e scomposta vita dell'adolescenza maschile, avranno forse perduta la naturale ingenua gentilezza e la grazia femminile, che forma l'attrattiva più cara della donna.
Tali considerazioni, conseguenza dei fatti accennati, consigliano d'istituire anche a Forlì una scuola foggiata sul tipo delle scuole professionali femminili, di recente istituite nelle città più civili d'Italia, sull'esempio di quelle di tutte le nazioni più progredite dell'estero; la quale scuola risponda ai bisogni delle famiglie, alle idee e alle esigenze dei tempi moderni.
Non potendo o non volendo prenderne l'iniziativa le amministrazioni comunali e governative, le scuole di tal genere, fin qui istituite, sorsero tutte per iniziativa privata, dietro l'impulso d'un sentimento di filantropia, da parte di persone di buon volere che s'interessavano della riforma dell'istruzione della donna, necessaria al pubblico bene.
Tali considerazioni, conseguenza dei fatti accennati, consigliano d'istituire anche a Forlì una scuola foggiata sul tipo delle scuole professionali femminili, di recente istituite nelle città più civili d'Italia, sull'esempio di quelle di tutte le nazioni più progredite dell'estero; la quale scuola risponda ai bisogni delle famiglie, alle idee e alle esigenze dei tempi moderni.
Non potendo o non volendo prenderne l'iniziativa le amministrazioni comunali e governative, le scuole di tal genere, fin qui istituite, sorsero tutte per iniziativa privata, dietro l'impulso d'un sentimento di filantropia, da parte di persone di buon volere che s'interessavano della riforma dell'istruzione della donna, necessaria al pubblico bene.
Anche a Forlì, con tale intento, eletti insegnanti di R. Istituti locali con l'autorizzazione del R. Provveditore e l'approvazione e l'appoggio del Municipio, il quale favorì l'effettuazione della buona (parola mancante) concedendo presso questo Convitto, il locale e il materiale scolastico, ai 6 del mese di gennaio p. p. aprirono un corso commerciale e corsi speciali di lingue straniere. Ed ora, per le ragioni suddettesi vorrebbe completare tale istituzione, sviluppando l'intero programma. A questo effetto vennero studiate le migliori scuole professionali del regno nel loro organismo e nel loro funzionamento per avere un'idea esatta di esse e una guida sicura colla quale stabilire un disegno di scuola in proporzioni modeste, adatte alle risorse di cui si potrà disporre e rispondente ai bisogni della nostra città; di una scuola cioè, che possa conseguire il triplice scopo:

1. d'impartire un'istruzione che prepari alla casa l'esperta massaia, alla famiglia la brava e colta madre, educata e sani principi;
2. d'iniziare e perfezionare l'allieva in un'arte o mestiere che un giorno le possa divenire proficuo;
3. di porla in grado di occuparsi in aziende commerciali, industriali e private; ovvero d'impiegarsi in qualità d'istitutrice presso le famiglie.

Il disegno di tali scuole, formulato cogli accennati criteri comprende:

  • SEZIONE A - SCUOLA DI ARTI E MESTIERI

  • SEZIONE B - CORSO COMMERCIALE

  • SEZIONE C - CORSO SPECIALE DI STUDIO

  • SEZIONE D - CORSO SPECIALE DI LAVORO

  • CORSO D'ARTI E MESTIERI - Essa è eminentemente popolare pel fine che si prefigge e per la modicità della quota mensile. Comprende l'insegnamento dei lavori muliebri indispensabili nelle famiglie, i quali possono costituire anche un'arte o un mestiere vantaggioso. Accanto a questo prende posto l'insegnamento delle materie di studio, necessario per l'istruzione delle allieve a sussidio dell'esercizio del mestiere ch'esse possono aver prescelto, al futuro loro disimpegno dei doveri di madre di famiglia e per soddisfare le esigenze della moderna civiltà.
    Tali insegnamenti saranno disposti nell'orario giornaliero in guisa che l'allieva, dal laboratorio passi allo studio, dallo studio di nuovo al laboratorio; sia così di riposo il mutar genere di occupazione.
    Così noi, passando dall'uno all'altro e viceversa, vedremo le nostre giovinette ora occupate a stirare, ora addestrarsi nel disegno, ora curve sul ricamo ed ora su un libro di studio.
    Vi s'impareranno il cucito, i lavori da sarta, come s'imparerebbero presso una cucitrice e una sarta di professione; colla differenza che in questa scuola lo scopo non è il guadagno, ma l'insegnamento e l'educazione;col maggiore vantaggio che sui discorsi e sugli atti delle fanciulle sarà esercitata una sorveglianza, quale invano si potrebbe desiderare in un laboratorio vero e proprio.
    Come conclusione a quanto si è detto sulle scuole d'arti e mestieri riportiamo il giudizio di un giornale autorevole fiorentino dopo una visita alla scuola di Firenze:
    ...me ne tornai a casa soddisfatto ripensando con piacere a quelle ragazze liete e operose fra i libri e l'ago, fra la lavagna e il tombolo: ragazze che potranno essere domani buone madri di famiglia o eccellenti operaie, e magari l'una e l'altra cosa insieme. E quando, pochi giorni dopo, un professore mio amico si lamentava con me del numero sempre crescente di giovanette che affollano i banchi delle scuole secondarie e delle università, concludendo melanconicamente che fra qualche anno i nostri figliuoli dovranno rammendarsi la biancheria da sé, io m'affrettai a consolarlo colla descrizione dell'istituto professionale visitato, il quale, come tanti altri, dimostra che la donna, anche in condizione modesta, può benissimo essere istruita e mantenersi donna, e svolgere con l'aiuto della scuola quelle attitudini che la natura e la storia hanno iscritto e deposto in lei come prezioso retaggio nei secoli...

    CORSO COMMERCIALE - Questo corso oltre alle allieve del terz'anno di coltura generale della scuola - Arti e Mestieri - accoglie allieve uscite dalle scuole tecniche, ginnasiali, complementari per avviarle al conseguimento di probabili e nuovi impieghi sufficientemente rimunerati.

    CORSI SPECIALI DI STUDIO - Questi hanno il fine principale di fornire alle giovinette facile ed economico mezzo d'istruirsi, e coll'insegnamento della Stenografia e della Telegrafia offrono la probabilità di un'occupazione proficua.
    Possono essere frequentati con vantaggio anche da patentate, le quali, non trovando un posto di maestre, potranno apprendervi le lingue straniere coll'intento d'impiegarsi in qualità d'istitutrice presso le famiglie, ed anche iniziarsi, in casi speciali, al conseguimento del diploma d'insegnamento in una di tali lingue.

    CORSI SPECIALI DI LAVORO - Sono istituiti con apposito orario per le giovinette della borghesia, le quali intendano di completare la loro istruzione esercitandosi e perfezionandosi nei lavori necessari alle famiglie. A questi corsi potranno iscriversi anche allieve della scuola tecnica e ginnasiale, le quali, nelle ore in cui restano libere dalle occupazioni dello studio, si preparano alla vita di famiglia, addestrandosi nei lavori femminili.

    Crediamo opportuno notare un fatto importante che potrebbe consigliare a questo Municipio una provvida disposizione, la quale non costerebbe all'amministrazione né spesa, né disturbo, mentre arrecherebbe un vero vantaggio alla scuola proposta e alle allieve di essa.
    Il Municipio di Firenze pose accanto alla Scuola Professionale femminile una quinta classe delle sue pubbliche scuole elementari. In tal modo le future operaie si esercitano un anno di più nel mestiere prescelto, potendo frequentare il laboratorio, mentre completano il corso elementare. L'esempio potrebbe essere imitato con vantaggio , come si è detto, della scuola e delle allieve.

    Ora occupiamoci della parte amministrativa. La scuola nata per iniziativa privata, sostenuta dall'appoggio morale e materiale del Municipio, il quale dovrebbe accoglierla sotto il suo alto patronato e dirigerne le sorti - potrà completarsi e mantenersi in vita per mezzo di sottoscrizioni di annue azioni di L 5. il governo, la Provincia, la Cassa di Risparmio, la Camera di Commercio, la Cittadinanza, magari i Comuni della nostra Provincia, compresa l'importanza e l'utilità dell'istruzione, son certa che volonterosi risponderanno largamente all'appello.
    Al ricavato delle supposte azioni, aggiungeremo quello delle quote mensili di L 2 pagate dalle allieve della sezione A e la tassa d'ammissione dovuta da ciascuna di esse.
    Con tali liete previsioni possiamo fin d'ora stabilire un presunto bilancio preventivo coll'attivo di L 7000 circa.
    È da notarsi che fu stabilito che tanto il Corso Commerciale, quanto i Corsi Speciali debbono mantenersi in vita col ricavato delle quote mensili delle proprie allieve e che dovremo quindi sostenere soltanto la spesa necessaria pel funzionamento della sezione A Arti e Mestieri. La quale spesa, a conti fatti,non sarà maggiore di L 4100 nel primo anno e in seguito non potrà superare l'attivo, in previsione, accennato.
    Il piano della scuola dovrà essere sollecitamente esaminato e modificato, ove si crede opportuno, da apposita commissione, di nomina municipale e mandata in effetto, almeno in parte, al principio dell'anno scolastico venturo.
    Sarebbe pur necessario la nomina di un comitato che provvedesse i mezzi finanziari, procurando sottoscrizioni delle azioni accennate, indi la nomina di un Consiglio Direttivo e di Amministrazione. Gli enti morali e la cittadinanza, azionisti, avranno diritto di un loro rappresentante nel Consiglio suddetto, cui faranno parte le due Patronesse di turno per voto consultivo e la Direttrice della Scuola. La presidenza di esso spetterà al Municipio per le ragioni già esposte. Le Amministrazioni pubbliche e la Cittadinanza potranno disporre di un posto gratuito nella scuola per ogni 100 azioni acquistate. Verranno iscritti nel novero degli azionisti benemeriti i sottoscrittori di più di 2 azioni e saranno nominate patronesse le Signore che ne acquistino due.
    Riguardo i locali, per qualche anno ancora potranno bastare all'uopo gli ambienti adatti, di cui attualmente può disporre il Convitto. Si potrà parlarne in avvenire, se la scuola bella e completa, avrà prosperato. Allora forse a scuola stessa potrà occuparsene, e in parte provvedere colle proprie risorse.
    Nel sottoporre il piano della nuova Scuola alla S. V. Illma e all'onorevole Giunta, seguaci di liberali principi, favorevoli al progresso, la sottoscritta confida che reputeranno cosa degna della loro Amministrazione la riforma dell'istruzione e dell'educazione della donna, destinata ad elevare le sorti della famiglia e a produrre il pubblico bene.

    Di V. S. Illma.

    Devotissima

    ANNA MONTI

    Forlì , 6 Agosto 902.

    Appare innovativa l'idea di Anna Monti di una "scuola che risponda ai bisogni delle famiglie" e che non facesse perdere "la naturale ingenua gentilezza e la grazia femminili". E' interessante la concezione di una donna che possa uscire autonomamente dalla realtà familiare "per occuparsi in aziende commerciali, industriali e private; ovvero di impiegarsi in qualità di istitutrice presso le famiglie". La vera riforma dell'istruzione e soprattutto dell'educazione della donna non dipende solo dall'inclinazione alla semplice e modesta vita di famiglia, ma anche e soprattutto dall' "iniziazione" e dal perfezionamento in arti o mestieri che possano un giorno essere proficui.


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