Firenze-Faenza 27-28 maggio 2006

   Ho corso la 100 Km tre volte, negli anni 1989 (11h 36') - 1990 (10h 52') - 1991 (10h 47'). Tempo fa avevo pensato di ripeterla nell'anno dei miei 60 anni, il 2006. Poi, esattamente dal giugno 2003, il mio allontanamento dalle gare podistiche domenicali mi ha fatto desistere da tale progetto. Da quella data solo brevi e leggere corsette di tanto in tanto e tanto per fare due chiacchiere con gli amici. E così sono passati i mesi del fine 2003, l'anno 2004 e i mesi del 2005 fino a quella mattina di una domenica piovosa di fine agosto 2005 quando durante una mia solitaria corsettina al parco urbano della mia città (Forlì) ho incontrato gli amici Enio e Valter, anche loro di corsa al parco. Era da tanto tempo che non ci si vedeva. Saluti ed abbracci. Fra aneddoti e ricordi agli amici venne in mente il progetto dei miei 60 anni, la 100 Km. Sorpreso dal fatto che non avevano dimenticato il mio intento, riferisco che era un'idea già sfumata per varie ragioni. Mi proposero di riprenderla in considerazione, di ritornare a correre con loro, di programmare e preparare assieme delle maratone già per la fine 2005 e mi dissero di essere disposti a correre la 100 Km con me, quindi di cominciare a pensare ad un programma di allenamento finalizzato a questa corsa così impegnativa. Sul momento non presi in considerazione la proposta. Mi trovavo in condizioni fisiche che correre piano al parco per un'oretta già era un'impresa. Ricordo la loro insistenza, il loro sincero desiderio di rivedermi partecipare alle corse domenicali dei vari calendari podistici della nostra zona. Ritornando di corsa a casa dopo quell'inaspettato e piacevole incontro, pensai alla proposta degli amici Enio e Valter : "preparare assieme l'edizione 2006 della 100 Km del Passatore". Ne parlai a mia moglie. Come al solito lei mi ascoltò in silenzio. E dopo averle elencato le ragioni e i problemi che secondo me mi impedivano di prendere in considerazione una cosa del genere, lei mi chiese: "allora! Quando inizi a preparala?". La guardai sorridendo e le risposi: "da domani. Ho in mente di partecipare alla maratona di Verona del 30 ottobre e a quella di Firenze del 27 novembre. Poi si vedrà!"

Oggi è il 30 aprile 2006. La preparazione alla 100 Km del prossimo mese è in fase avanzata. Non ho potuto partecipare alla maratona di Verona del 30 ottobre per problemi al ginocchio sinistro, quello operato dall'amico Gabriele nel lontano giugno 1992, insorti improvvisamente proprio alla vigilia della maratona. Un periodo di riposo, di cure e anche di scoraggiamento per il timore che le mie povere ginocchia non fossero più in grado di sostenere tali sforzi. Poi la convinzione che i dolori fossero stati causati dall'acquisto di una scarpa non adatta alle mie caretteristiche. Quindi l'acquisto di un altro tipo di scarpa. Tutto sembrava andare per il meglio. E così è stato, fino ad oggi.
Tante corse e tanti allenamenti sono stati fatti con gli amici Enio e Valter da quella domenica di fine agosto 2005. La Maratona di Firenze del 27 novembre. Poi quella di Ferrara del 19 marzo, quella del Lamone-Russi del 2 aprile e la 50 Km di Romagna del 25 aprile. Il 5 febbraio ho anche "improvvisato" la Gan Fondo di sci Dobbiaco-Cortina. A causa della improvvisazione e, soprattutto, della mancanza di tecnica nella coordinazione dei movimenti (tecnica libera - skating), con la Dobbiaco-Cortina mi sono sorti problemi al ginocchio destro, quello in teoria sano. E così mi tornano in mente le parole della mia maestra di sci Martina quando mi diceva che spingevo solo con lo sci destro mentre quello di sinistra lo facevo solo scivolare e anche in mado sbagliato. In effetti da quando ho sofferto al ginocchio sinistro, poi operato nel giugno 1992, tendo a proteggerlo caricando più sul destro. Anche quando corro mi appoggio più sul destro. Comunque è un dolore che riesco a sopportare e controllare e che con la corsa tende a scomparire per poi manifestarsi nuovamente appena smetto di correre. Così è fino ad oggi.

Siamo prossimi alla 100 Km. Terminata la prima fase di allenamento, quella delle maratone dove ognuno di noi ha cercato di realizzare il minor tempo possibile, fase che io ritengo la più faticosa. Questa fase si è conclusa con la maratona di Russi. Conclusa anche la seconda fase, la più breve e la più divertente, quella delle corsette e lunghe camminate a passo sostenuto, della durata fino a tre ore, in percorsi impegnativi di collina per "fare fiato". Con la 50 Km di Romagna del 25 aprile è iniziata la terza fase, la fase degli allenamenti su lunghi percorsi, dai 45-50 ai 60-65 Km. Per domani 1 maggio è previsto un allenamento lungo di circa 40-45 Km nelle prime colline del forlivese. Poi sabato 6 maggio trasferimento a Cortina d'Ampezzo, per un soggiorno di 5 giorni di intenso allenamento in altura. Ci sistemeremo nella mia roulotte situata nell'Internazional Camping Olympia di Fiames, tre chilometri dopo Cortina verso Dobbiaco. Ed è qui che è previsto per il giorno 9 l'allenamento più lungo, circa 65 Km, lungo il tratto dell'ex ferrovia Cortina-Dobbiaco. Giovedì 11 maggio rientro a Forlì dove per la domenica 14 maggio è previsto l'ultimo allenamento, della durata di circa 4 ore, in un percorso impegnativo sempre nelle colline dell'entroterra forlivese (sterrato Torrente Samoggia, salita per Monte Paolo, discesa verso il Torrente Samoggia, salita verso Cella e poi asfalto verso Monte Trebbio, discesa verso Dovadola, a sinistra lungo il sentiero CAI che porta alla salita Dovadola-Monte Paolo; asfalto fino a Monte Paolo, ancora lo sterrato che scende al Torrente Samoggia al bivio per Cella, infine a destra lungo lo sterrato che costeggia il Samoggia). Dal 15 maggio ultima fase: recupero, corsette non impegnative, alimentazione ottimale. Ultimissimi giorni: riposo, pasta e crostate, bere e bere e, di tanto in tanto, sali. E così arriviamo al 27 maggio.
Se Enio deciderà di partecipare alla 100 Km (ancora manifesta dubbi e perplessità), l'unico obiettivo che intendo perseguire è quello di arrivare tutti e tre assieme a Faenza, esclusi imprevisti seri che possono capitare ad ognuno di noi. A costo di arrivare nel tempo massimo, 20 ore, voglio essere immortalato nella foto di fine gara con questi due amici. E quella foto sarà il ricordo più bello di tutte le mie "pazzie" sportive fatte e quelle che intendo fare nel futuro, che spero essere ancora tante. Se Dio vorrà!

6-9 maggio 2006: breve soggiorno a Cortina d'Ampezzo. Non siamo riusciti a completare il programma di allenamento previsto. L'allenamento lungo, di circa 65 Km da Cortina a Dobbiaco andata e ritorno, è saltato causa pioggia persistente. Comunque siamo riusciti a fare due brevi allenamenti di circa 13-14 Km e soprattutto la lunga marcia di 7h 40' con zaino in spalla, a passo sostenuto e con dislivelli di circa 500 m. Il giorno della marcia, domenica 7, rimarrà nei miei ricordi più belli anche per l'occasionale incontro avuto nel tratto di sentiero Cianderòu-P.so Pospòrcora. Un solitario signore stava attraversando un canalone innevato a passo sicuro e spedito in direzione opposta alla nostra. Ci siamo fermati al limite della neve per concedergli il passo. L'ho riconosciuto immediatamente. Sono stato preso da una improvvisa fortissima emozione per trovarmi davanti a Lino Lacedelli (per i giovani e i meno giovani non informati: Compagnoni e Lacedelli il 31 luglio 1954 conquistarono la vetta del K2 nel Karakorum (m. 8611). Nessuno prima di loro era riuscito in una impresa del genere. Il K2 è la seconda cima più alta del mondo, dopo l'Everest, ma è la più difficile da scalare). Per fortuna avevo la macchina digitale al seguito che mi ha permesso di immortalare un evento che il "caso" (è poi sempre il caso?) ha voluto regalarmi. Da quando frequento Cortina ho sempre cercato qualcuno che mi presentasse Lino Lacedelli. Il 31 Luglio 2004 ero a Cortina in occasione delle celebrazioni dei 50 anni dalla conquista del K2.

Con Lino Lacedelli: [1]Bruno (io) - [2]Valter e Enio - [3]Io e Enio

1Lino Lacedelli e Bruno Raineri  2  3

Domenica sera, sempre il 7, sono arrivati anche gli amici Gabriele e Luigino, anche loro possessori di roulotte presso il Campeggio Olympia. Questa foto ci ritrae assieme a Gabriele (da sinistra: Bruno (io), Gabriele, Enio e Valter), prima della partenza per un breve allenamento di circa 14 Km. fatto Lunedì 8.

Domenica 14 maggio 2006: la preparazione alla 100 Km si è conclusa con l'ultimo allenamento lungo: 7h 30' su e giù per le colline dell'entroterra forlivese-faentino, in strade asfaltate e sentieri sterrati, di corsa lenta e camminate sostenute. Percorso molto impegnativo, per una distanza di circa 56-58 Km. Abbiamo lasciato l'auto in località Quattro, 6 Km da Forlì. Poi: verso e su per M.te Poggiolo, Converselle, giù alla strada per M.te Trebbio, deviazione verso T.te Samoggia e su per M.te Paolo, giù per la vicinale Samoggia che riporta al T.te Samoggia, su per lo sterrato che porta alla strada per il Trebbio passando per Cella, arrivati alla strada per il Trebbio (circa 2 Km dalla cima) giù a destra verso S. Lucia, su per M.te Brullo, giù alla strada che porta alla Pescaccia-Villa Grappa e ritorno al Quattro. L'allenamento è stato sopportato bene da tutti e tre: Enio, Valter ed io. Ed ora ci aspettano le ultime due settimane che precedono la corsa: defaticamento, lente e brevi corsette, ginnastica e stretching, alimentazione adatta per preparare il fisico ad uno sforzo prolungato, ultimi giorni a base di carboidrati e crostate.

27-28 maggio 2006: il (i) giorno/i della gara:. Dannazione! Obiettivo non raggiunto: non siamo arrivati tutti e tre assieme. Niente foto ricordo dell'arrivo, foto alla quale tenevo immensamente. A soli circa 20 chilometri dalla partenza, lungo la discesa verso Borgo San Lorenzo, Enio ha cominciato ad avvertire i primi crampi. Sintomo preoccupante ma che all'inizio non ha fatto desistere Enio dal tentativo di superare l'inconveniente. Sono iniziate brevi soste, lunghi tratti di passo alternati a tratti di corsa lenta. A Borgo, all'inizio della salita per la Colla, eravamo attesi da mio figlio Carlo e dalla sua ragazza Isa per l'assistenza programmata fino a Marradi. Più frequenti le soste per cambi d'indumenti, alimentazione e vari tentativi nella speranza di superare e controllare il problema crampi di Enio. Su per la Colla solo brevissimi tratti di corsa, praticamente tutta di passo, sempre con soste, anche lunghe dopo Borgo, a Ronta, a Razzuolo e in cima. Di tanto in tanto i crampi si facevano sentire. Enio intenzionato a ritirarsi. Altri tentativi. Decisi e determinati a camminare fino a Faenza pur di arrivare tutti e tre assieme, anche al limite del tempo massimo. Non c'è stato nulla da fare. Appena iniziata la discesa, sempre di passo, altra crisi. Da questo momento (e forse già da molto prima) era veramente da incoscienti tentare di proseguire in quelle condizioni. Ho richiamato Carlo e Isa che nel frattempo si erano portati con l'auto alcuni chilometri oltre. Circa al 50° Km si è conclusa la 100 di Enio. Ho pensato di ritirarmi anch'io perchè era venuto meno lo scopo principale di questa avventura. Ma l'amico Valter era determinato a proseguire. La 100 doveva essere comunque corsa fino in fondo. Ho pensato a chi stavo dedicando la corsa, così decido di proseguire.
Nel buio più assoluto di una notte senza luna, muniti di pile per segnalare la nostra presenza alle auto che incrociavamo, proseguiva la 100 senza Enio. Sempre di corsa fino a Marradi. Poi corsa lenta alternata a tratti di passo. Intenzionati ad arrivare a Faenza ma senza eccedere nello sforzo fisico. Un continuo sorpasso di "zombi" come noi fino all'arrivo. Abbiamo sentito il primo canto degli uccelli che precede l'alba. Poi il canto dei galli. Poi le prime luci che cominciavano ad illuminare le nubi alte nel cielo. Sempre più luce. La palla di fuoco che comincia ad apparire all'orizzonte (si corre verso nord-est). Il giorno. Alle ore 6, 40 minuti e 20 secondi Valter ed io siamo stati immortalati dalla foto di fine corsa. Tempo totale: 15h 39' 45". Siamo riusciti a portare a termine un'altra 100 Km. Questa volta però senza entusiaso.
Lunedì 29 maggio 2006: ancora amareggiato per il ritiro di Enio mi sento comunque soddisfatto perchè non avverto dolore alle gambe e alcun sintomo di affaticamento. Dico a mia moglie: "mi sento benissimo. Le gambe non sono affaticate". Lei lapidaria risponde:"ci mancherebbe! Hai impiegato 16 ore! L'avrei uccisa. Mi limito a chiarire il tempo impiegato: 15h 39' 45". Poi una grande risata ed un forte abbraccio.
Comunque: al P.sso della Colla siamo transitati in posizione 960, 961 e 962 . A Faenza Valter ed io siamo stati classificati ai posti 637 e 638. Magra consolazione!?!
Passaggi, tempi e posizioni: Borgo San Lorenzo in 4h 17' 53" (pos. 921) - P.sso della Colla in 8h 02' 51" (pos. 961) - Marradi in 10h 21' 01" (pos. 789) - Brisighella in 13h 57' 13" (pos. 655) - Faenza in 15h 39' 45" (pos. 638)
Chilogrammi persi: neanche un etto. Sabato mattina, poco prima della partenza per Firenze, mi sono pesato: 79.5 Kg. Domenica mattina, al rientro da Faenza, mi sono ripesato: 79.5 Kg. Urrà! Dopo tutto quello che ho mangiato e bevuto ai ristori strada facendo, non sono ingrassato neanche di un etto.

Foto scattate da Carlo:
[1] di passo ai piedi della Colla; [2] la prima sosta ai piedi della Colla; [3] di corsa verso la macchina per preparare un'altra sosta (sullo sfondo Enio e Valter di passo); [4] l'impeccabile stile di corsa di Enio nonostante i crampi incombenti; [5] su per la Colla; [6] Marradi; [7] pochi metri dall'arrivo; [8] l'arrivo.

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56  7Valter Rufilli e Bruno Raineri  8Valter Rufilli e Bruno Raineri


Questa corsa la dedico ai miei fratelli, Orazio (Cicci) e Gianfranco (Franco) che il "destino" me li ha tolti prematuramente, e a mio padre morto proprio un anno fa..



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